Bequadro , Bemolle

Bequadro 

 

 

 

 

 

    Bequadro  fa parte della famiglia delle alterazioni musicali. Il simbolo che indica l’annullamento dell’effetto di un’alterazione (diesis o bemolle) precedentemente indicata.

   L’effetto del bequadro vale sia per alterazioni momentanee all’interno di una singola battuta, sia nei confronti di alterazioni poste nell’armatura di chiave. Nel caso l’alterazione precedente sia di due semitoni (doppio diesis pastedGraphic.png oppure doppio bemolle ♭♭) e si voglia annullare l’effetto complessivo, viene utilizzato il bequadro semplice o il doppio bequadro ♮♮. Se invece si vuole indicare l’annullamento parziale dell’alterazione, si usano i simboli ♯♮ e ♭♮ rispettivamente.

Per ulteriori informazioni consultare le voci Alterazioni , Armatura di chiave

Bemolle  

    Il bemolle () è il simbolo che indica che la nota a cui si riferisce va abbassata di un semitono. Esiste anche il doppio bemolle (♭♭) che indica un abbassamento  di frequenza della nota pari a due semitoni cromatici.

  • Il bemolle posto immediatamente a sinistra di una nota lungo il brano (alterazione transitoria o momentanea) vale solo per la nota alterata e per tutte quelle della stessa altezza che si trovassero eventualmente oltre il segno ma prima della fine della battuta.
  • I bemolle possono essere scritti immediatamente dopo la chiave musicale, secondo un ordine prestabilito (Si, Mi, La, Re, Sol, Do, Fa), inverso a quello dei diesis. In questo caso si chiamano alterazioni fisse (o in chiave) e valgono per le note con quel nome per la durata del brano (escluse le note con bequadro). Il numero dei bemolle in chiave determina la tonalità del brano:
  1. da nessuna alterazione (Do maggiore o La minore)
  2. a sette alterazioni (Do bemolle maggiore o La bemolle minore). 

    Indicazione  la tonalità di un brano in modo maggiore con bemolli in chiave è facile. Il penultimo bemolle indica la tonica del brano. Ad esempio: se l’ultimo bemolle è La, bisogna osservare il penultimo dell’ordine sopra esposto, cioè il Mi: il brano sarà quindi in Mi♭. Se invece si tratta di un brano in modo minore, la sua tonica si trova, come sempre, una terza minore sotto quella del relativo modo maggiore (nell’esempio, Do minore). Nel caso di un solo bemolle in chiave, la tonalità è quella di Fa maggiore (o Re minore), che è da notare non è indicata dall’ultimo bemolle della sequenza, perché se così fosse sarebbe Fa bemolle maggiore.

  • In casi sospetti  (cambio continuo tra bemolle e naturale, cambio di tonalità, armonie complesse) il bemolle può essere indicato tra parentesi, soprattutto per favorire la lettura a prima vista del musicista e risolvere eventuali dubbi. Si parla in questo caso di alterazione di cortesia

Per ulteriori informazioni consultare le voci: Diesis , Alterazioni , Armatura di chiave,

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