Moto obbligato Movimenti dei gradi
Moto obbligato
Per moto obbligato si riferisce quando una o più note dell’armonia sono costrette a risolvere in base al sistema stabilito dalle convenzioni dell’armonia classica.
Alcuni esempi di moti obbligati:
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Moto obbligato della sensibile
La sensibile (settimo grado della scala maggiore o di una scala minore armonica) deve necessariamente risolvere di semitono ascendente, arrivando così sul primo grado della scala (tonica).
Questa risoluzione è obbligatoria dalla natura stessa della sensibile, la quale, essendo distante solo un semitono dalla tonica, crea un senso di sospensione e di salto ascendente verso il primo grado della scala.
Questo succede solo in presenza di un intervallo di semitono fra questi due gradi. Quando la distanza diviene più grande (come di un tono o più) il settimo grado della scala prende il nome di sottotonica e non è più esposta al moto obbligato.
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Moto obbligato delle settime
L’accordo di settima può includere al suo interno più moti obbligati:
Esistono casi in cui il settimo grado della settima corrisponde con la sensibile della tonalità. Ad esempio ciò arriva quando si ha una settima sulla tonica della tonalità. In questo caso il grado di sensibile determina come funziona la settima. Il settimo grado risolverà salendo di semitono.
Come abbiamo appena visto, è possibile che i moti obbligati entrino in conflitto. In questa situazione si dice di risoluzioni singolari che consentono di dare una priorità alle convenzioni o di evitare sopraindicati moti obbligati, Tuttavia si tratta per l’appunto di risoluzioni eccezionali, perciò è stranamente che l’armonia non funziona secondo gli schemi tradizionali.
Movimenti dei gradi
Quando si esamina un brano, le funzioni (i gradi) presenti in esso vengono solo riunite in tre famiglie:
Per quanto riguarda la mediante, essa non viene adoperata ai fini armonici, questo perché la sua funzione resta “ambigua” nel discorso musicale, poiché essa non ha un grado tensivo (dominante) o distensivo (tonica) ben definito.
Le interazioni che possiamo trovare fra le tre famiglie delle funzioni armoniche sono molto semplici:
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Ad un grado di tonica può seguire un grado di sottodominante o di tonica
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Ad un grado di sottodominante può seguire un grado di tonica o di dominante
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Ad un grado di dominante può seguire un grado di tonica ma non un di sottodominante.
Questo perché il grado di dominante, forte della sua tensione, cerca una naturale risoluzione su di un grado distensivo, caratteristico presente solo nel grado di tonica.
Il grado di sottodominante ha una natura puramente complementare ai altri gradi, quindi una dominante non troverebbe risoluzione, togliendo di significato e direzione alla frase musicale.
Un esempio di analisi dei movimenti dei gradi e le loro relative famiglie di appartenenza: