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Il vocabolo, già usato nell’antichità per indicare il movimento ascendente della melodia, è introdotto nella moderna terminologa musicale da H. Riemann per indicare le variazioni di movimento all’interno di una composizione. Si dicono indicazioni agogiche i diversi andamenti, dal Grave al Presto la cui velocità, da Beethoven in poi è indicata dai battiti del metronomo, ma che in realtà può essere diversamente interpretata a seconda delle epoche (la velocità di un Adagio di una composizione barocca è molto diversa da quella di un Adagio romantico). Continue Reading…