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Storie…
Composer, Songwriter and Performer Antonio Pisacane
Capita a volte in alcune situazioni, mentre si sta facendo una passeggiata o si sta leggendo un libro, per esempio, di perdersi nei propri pensieri.
In questi momenti di contemplazione si richiamano alla mente ricordi, sentimenti, considerazioni; ed inizia un piccolo viaggio nell’interiorità.
E così è nata questa canzone scritta quasi di getto, con il testo, poche parole in cui volti, voci, strade, presenze vicine e lontane si sono condensate nei miei pensieri trovando sbocco in queste frasi scorgendo un senso ed una salvifica e liberatoria via d’uscita. Le parole che nascono insieme alla musica hanno un senso ed un significato particolare: la musica arricchisce il senso delle parole con richiami ed allusioni conferendo loro diverse sfumature che ognuno può interpretare e far propri e possono essere di ispirazione per impreziosire la propria galleria di immagini personali.
Storie…
Le storie… dimenticate…
cadute come foglie gialle ormai appassite…
ritornano…in un attimo…
con la forza che ti afferra e ti riportano
A quando io… ero bambino…
e non volevo più restare lì da solo…
E adesso si è fatto tardi
nemmeno tu ti ricordi
a quando io ti guardavo è in
un momento e tu ti perdi…
It sometimes happens in some situations, while you are taking a walk or reading a book, for example, to get lost in your own thoughts.
In these moments of contemplation, memories, feelings, considerations are brought to mind; and a small journey into the interior begins.
And so this song was born, written almost in one go, with the text, a few words in which faces, voices, streets, near and far presences are condensed in my thoughts finding an outlet in these phrases seeing a meaning and a saving and liberating way ‘Exit.
Words that are born together with music have a particular meaning and meaning: music enriches the meaning of words with references and allusions, giving them different nuances that everyone can interpret and make their own and can be an inspiration to embellish their own gallery of personal images.
The Stories…
The stories … forgotten …
fallen like yellow leaves now withered …
they come back … in a moment …
with the force that grabs you and bring you back
When I … I was a child …
and I didn’t want to be there alone anymore …
And now it’s getting late
you don’t even remember
when I looked at you is in
a moment and you get lost …
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Tutorial Piano Billie Jean (Michael Jackson)
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Metodo di Studio2 Min Read
Qualche consiglio pratico per cantare una canzone ed accompagnarci con la nostra chitarra.
1. Metti da parte la ritmica della chitarra e suona gli accordi una sola volta, mettendoci sopra correttamente il canto.
2. Rallenta il ritmo, suonando all’inizio molto lentamente per poi accelerare a poco a poco: in questo modo riuscirai sicuramente ad arrivare a mettere il testo sulla parte della chitarra (puoi benissimo combinare questa cosa con il consiglio precedente).
3. Lascia cantare gli accordi: suona gli accordi della canzone da te scelta ed ascoltali attentamente.
Se hai ascoltato tante volte la canzone originale, potrai sicuramente trovare, internamente, il canto che li accompagna.4. Sii armonioso/a: come un pianista che usa le due mani per suonare ritmi diversi nello stesso tempo o il batterista che usa mani e piedi che lavorano in modo indipendente, tu hai bisogno di fondere insieme il tuo stile chitarristico e i ritmi del canto in modo che suonino con fluidità come un tutt’uno perché suonare e cantare non sono due cose distinte ritmi semplici e ritmi complessi: non complicarti inutilmente la vita scegliendo canzoni troppo difficili per il tuo livello.Questo non farà altro che aumentare la tua frustrazione.
5. Comincia con l’imparare canzoni facili, che conosci bene e che ti piacciono, canzoni che hanno solo qualche accordo (due o tre inizialmente), un motivo e delle parole semplici che si ricordano facilmente.
La prossima volta vedremo qualche altro consiglio pratico.
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https://antoniopisacane.com/tre-lick-per-chitarra-rock/
RIFF N.1: Funky Blues degli ZZ Top
REGISTRO DEL RIFF
Funzione: riff principale di una canzone funky blues. Funziona bene anche come vamp per un assolo.
Tecnica: usare un leggero palm mute per le note basse ( come il La vuoto) in modo che restino brevi e non coprano la melodia del riff.
Contenuto armonico: nel vero stile del blues-rock, la terza (maggiore o minore) viene evitata, così da creare un’ambiguità armonica.
Anticipate la prima nota di ogni battuta sul levare della battuta precedente. Se questa nota viene suonata per errore sul battere, il riff perderà la sincope che lo rende interessante e trascinante.
RIFF N.2: Stile Beatles
REGISTRO DEL RIFF
Funzione: semplice riff di due battute con una resa decisamente migliore rispetto alla somma delle sue parti quando viene suonato con una chitarra elettrica a dodici corde.
Tecnica: il modello di arpeggio risulta migliore quando viene eseguito con la pennata alternata sugli ottavi.
Contenuto armonico: arpeggio di Mi minore con l’aggiunta della seconda maggiore e della nona maggiore come note di passaggio. Il riff si conclude sulla settima minore per creare una “spinta” verso la tonica nel ritornello.
Non tutte le note dell’accordo di Mi min vengono suonate; non c’è bisogno, quindi ,di diteggiare la nota sulla quinta corda.
RIFF N.3: La Frase Conclusiva
REGISTRO DEL RIFF
Funzione: conclusione per un assolo o per un intero brano, basata sull’accordo di tonica.
Tecnica: usate sempre la pennata alternata per ottenere fluidità, swing e precisione ritmica.
Contenuto armonico: voicing acuti di terza maggiore e minore sull’accordo di settima di dominante, che funzionano bene anche sull’accordo maggiore di tonica, dato che la settima minore non è presente.
Spostatevi velocemente lungo il manico per suonare il sol acuto sull’ottavo tasto. Tenete corta la nota precedente per guadagnare più tempo per il cambio di posizione.
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Metodo di Studio2 Min Read
Ecco qualche altro consiglio pratico per suonare la nostra chitarra accompagnandoci quando cantiamo una canzone. Continue Reading…