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Le domande che generazioni di musicisti, e non solo, si sono posti. Come possono svilupparsi immagini sonore nella mente di un sordo? Seconda domanda: come poteva Beethoven dare la definizione perfetta e compiuta alle sue idee musicali?
Per nostra fortuna esiste la testimonianza davvero significativa, viene riportata da un giovane musicista, Louis Schlösser, che incontrò Beethoven a Vienna più volte tra il 1822 e il 1823. ( la testimonianza si trova, ad esempio, in Sonneck 1926, pp 132-148 ) Il punto più importante è sicuramente quello in cui Schlösser, dopo aver sottoposto alcune composizioni al giudizio di Beethoven, gli chiede quale sia il suo metodo di composizione. Ecco la risposta: Continue Reading…