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  • Gli abbellimenti musicali (parte 1)

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    Gli abbellimenti musicali

             In musica, come nelle arti della figura, un ornamento è qualcosa che viene aggiunto a scopo decorativo al corpo principale dell’opera. Nella musica d’arte le varie note ornamentali sono composte coscientemente e chiaramente indicate nella notazione. Gli ornamenti musicali di impiego più comune sono: l’appoggiatura, l’acciaccatura, il mordente (superiore e inferiore), il gruppetto, e il trilloLe altre tipologie ornamentali che troviamo nei brani sono: il tremolo, l’arpeggio, il glissando, la cadenza, e  la fioritura. Sono simboli che si pongono sopra le note per abbellire il discorso musicale creando passaggi musicali caratteristici. Gli abbellimenti (detti anche ornamenti, fioriture) sono costituiti dall’inserimento nella linea melodica di una o più note la cui funzione non sia strutturale bensì ornamentale e/o espressiva.Sono per lo più indicati mediante note più piccole rispetto a quelle facenti parte di un brano o ponendo dei simboli sopra la nota reale alla quale si appoggiano. L’interpretazione degli abbellimenti presenta difficoltà di comprensione dei simboli, il cui significato può variare in relazione alle varie epoche e ai diversi autori, nonché di ordine estetico, in quanto lasciano sempre all’esecutore un certo margine di discrezionalità.                                                                                                                                                                                                                       

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  • Aspetti meccanici della diteggiatura

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     Aspetti meccanici della diteggiatura 

     

    Aspetti meccanici: la diteggiatura nelle scale, nelle note doppie, nel trillo, nel ribattuto; uso del pollice e del quinto dito; impiego del glissando e della memoria muscolare

          Da un punto di vista prettamente meccanico, la diteggiatura dovrebbe seguire quindi criteri anatomici, di comodità fisiologica. Didatticamente parlando, il maestro dovrebbe preoccuparsi di conoscere la mano dell’allievo, in modo da essere in grado di consigliare la diteggiatura più adatta alla sua fisiologia. Continue Reading…

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