Mi rimarrà il ricordo di questo desolato paese affacciato sul mare, lo stesso mare che vedo annerirsi nella sera; mi rimarrà il ricordo di una passeggiata al tramonto sulla spiaggia, tra distese immense di conchiglie disseccate, rimaste li, luminose e fragili che si sgretolano a sfiorarle perché dentro non c’è più la vita.
La passeggiata è, letteralmente, deserta: nessuno sui ciottoli rossi della spiaggia, nessuno in mare, nessuno sui viali del lungomare che furono percorsi da ombrellini vezzosi e dove suonarono tacitate orchestrine.
Nessuno sul molo contornato da spirali di panchine blu, e nessuno, nessuno, nessuno, solo il silenzio, la risacca dell’onda, i soliti gabbiani;
ed io, sempre più sperduto, sempre più inabile alla decifrazione delle cose e tuttavia grato al loro apparire e scomparire, come fossi al passo dallo scoprire il segreto che mi negano
